Quotazione dell’oro oggi in tempo reale

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L'oro, il bene rifugio per eccellenza; ma quanto vale e da cosa è dato il suo valore? Ecco una guida per capire meglio se conviene investire in questo metallo prezioso.

Ogni volta che l’economia globale entra in crisi, una miriade di investitori e risparmiatori si guarda intorno nella speranza di individuare asset in grado di offrire una protezione più o meno forte ai propri soldi.

Tra le soluzioni che continuano ormai da tempo ad essere preferite in tal senso va sicuramente ricordato l’oro.

valore oro: quotazione attorno ai $1600 l’oncia e la previsione è di $2000 l’oncia per il 2020.

Andiamo quindi a vedere i motivi di questa spiccata preferenza.

Cos’è l’oro e perché è importante

L’oro è un metallo da sempre ritenuto molto importante. La sua comparsa risale al 550 a.C., quando ne iniziò l’estrazione, sospinta dal fatto che ad esso fossero associate qualità come l’immortalità e la rivelazione.

Significati legate a sfere diverse dal suo valore intrinseco e che contribuirono a conferirgli una grandissima importanza, valida ancora oggi. E’ d’oro, ad esempio, la medaglia ricevuta dagli atleti che vincono manifestazioni come le Olimpiadi o le kermesse iridate e continentali delle varie discipline sportive.

Vengono poi indicate come auree le regole da rispettare per eccellere nelle più svariate attività.

Ma da cosa dipende il pregio di cui è accreditato universalmente l’oro?

Morbido al tatto, viene estratto da filoni minerari e depositi alluvionali posizionati in molte parti del globo. Non di rado è il sottoprodotto di altri metalli, in particolare rame e piombo anche se esistono giacimenti in cui rappresenta il prodotto principale.

È inerte dal punto di vista chimico, ovvero in grado di resistere alla corrosione rimanendo di conseguenza inalterato nel tempo.

Proprio la sua capacità di durare testimonia la necessità di forze notevolissime per la sua formazione.

Secondo i teorici neanche una minima parte dell’oro estratto si sarebbe formato sul pianeta, ritenendolo invece il risultato dell’esplosione di supernove o dello scontro dei nuclei di stelle di neutroni.

Buon conduttore elettrico e termico, mette in evidenza notevoli doti di duttilità e malleabilità. Proprio la morbidezza che lo caratterizza spinge a legarlo con metalli più duri, a partire da argento o rame, al fine di aumentarne la resistenza.

La sua purezza si misura in carati: 24 di essi indicano l’oro al 100%, mentre quello con 18 sta ad indicare una lega con l’argento in cui tre quarti della composizione è in oro.

Cenni storici

La sua importanza deriva proprio dal fatto che ormai da millenni esso viene utilizzato per il conio delle monete, tanto da essere diventato ben presto strumento indispensabile delle transazioni. In origine, i sistemi di pagamento necessitavano infatti di unità fisiche in grado di essere scambiate tra commercianti, ruolo assunto proprio dai metalli preziosi.

Quando i governi iniziarono a necessitare di valuta, proprio l’oro (insieme all’argento) fu il metallo prescelto per il conio delle monete, per effetto di malleabilità e basso punto di fusione. Doti cui si aggiungevano lucentezza unica e una rarità in grado di infondere fiducia.

Proprio la difficoltà di estrazione faceva in modo che il suo valore rimanesse costante nel tempo, impedendo l’eccessiva inflazione.

Le monete sovrane sono state per secoli ancorate all’oro, usanza che gli Stati hanno abbandonato all’inizio degli anni ’30, con la parziale eccezione degli Stati Uniti. Il fatto che le altre valute adottassero il dollaro come punto di riferimento, ha comunque permesso al metallo di continuare a mantenere la sua importanza nel sistema finanziario globale perlomeno sino al 1971, quando anche gli USA hanno deciso di sganciare il dollaro dall’entità delle proprie riserve auree.

Oggi, persa la sua centralità in tal senso, l’oro è comunque ancora importantissimo. Proprio per questo motivo occorre cercare di capire quanto ne sia presente, nel mondo.

A quanto ammonta la quantità di oro mondiale?

A rispondere alla domanda relativa alla quantità di oro disponibile a livello mondiale è il World Gold Council, un organismo commerciale internazionale che può annoverare tra i suoi membri alcune delle più importanti aziende minerarie aurifere, come Agnico Eagle, AngloGold Ashanti, Barrick Gold, Newcrest Mining e Newmont Mining.

Quanto oro c’è nel mondo oggi?

Secondo i suoi calcoli ad oggi sarebbero state estratte poco più di 190mila tonnellate d’oro, l’equivalente di oltre 6 miliardi di once. Ciò vuol dire che per ogni abitante del pianeta ci sarebbe a disposizione meno di un’oncia. Va poi ricordato che oltre due terzi di questo oro sono stati estratti a partire dal 1950 e che una notevole parte è detenuta proprio dagli Stati sotto forma di riserve in lingotti.

Principali Paesi produttori di oro

I primi dieci Paesi produttori al mondo sono:

  1. Cina (13% della produzione globale),
  2. Australia (8,7%),
  3. Russia (8,2%),
  4. Stati Uniti (7,4%),
  5. Canada (5,2%),
  6. Perù (5%),
  7. Sudafrica (4,8%),
  8. Finlandia (3,9%),
  9. Messico (3,7%),
  10. Guyana (3,5%).

Quanto oro è si può estrarre ancora?

Ancora più interessante è un ultimo dato, quello fornito da US Geological Survey e relativo all’oro che sarebbe ancora disponibile per l’estrazione, il quale ammonterebbe ad appena 57mila tonnellate.

Un dato che sembra prefigurare il tentativo di estrarre l’oro dal fondo degli oceani. In questo caso le stime tendono a variare moltissimo, passando da un minimo di 15mila tonnellate disponibili ad un massimo di oltre 8 milioni. I costi per estrarle sarebbero però esorbitanti.

Da cosa dipende la quotazione dell’oro

La quotazione dell’oro dipende da alcuni fattori che occorre tenere in considerazione, quando si cerca di prevedere cosa potrà accadere al riguardo. Tra di essi occorre ricordare:

  1. la sicurezza assicurata dal suo essere un bene rifugio, ovvero un asset verso cui si indirizzano gli investitori in corrispondenza di una crisi economica, con corrispondente salita del prezzo;
  2. l’impatto delle questioni di geopolitica, in quanto basta un semplice cambio di governo in un Paese importante per avere ricadute sui mercati e spingere gli investitori a rifugiarsi nell’oro;
  3. la relazione inversa con il dollaro, che è ancora notevole a quasi mezzo secolo dallo sganciamento del biglietto verde dal metallo. Solitamente ad un indebolimento della moneta sovrana statunitense corrisponde un rafforzamento dell’oro;
  4. il livello dell’inflazione. Quando essa si alza le banche centrali preferiscono espandere l’offerta di moneta, agendo anche sul prezzo dell’oro, il quale tende ad aumentare nei periodi di maggiore inflazione e a diminuire nei momenti di deflazione, come sta accadendo ad esempio nella zona euro da anni a questa parte;
  5. il livello dei tassi di interesse. Quando i tassi di interesse sono alti i risparmiatori tendono ad investire in strumenti come i conti deposito, sottraendo denaro all’acquisto di oro. La politica di Quantitative Easing decisa dalla BCE negli ultimi anni, abbattendo i tassi di interesse è stata ad esempio un notevole sostegno per la quotazione dell’oro.

Dove viene quotato l’oro: l’LBMA

Il luogo ove si procede alla quotazione dell’oro è la LBMA (acronimo di London Buillion Market), associazione con sede a Londra che rappresenta il maggiore mercato mondiale Over-the-Counter (OTC) per quanto concerne gli scambi di oro ed argento fisico.

L’associazione vede il concorso della maggior parte delle banche centrali, dei produttori, dei raffinatori, dei fabbricanti e dei traders, essendo chiamata in particolare a regolare la definizione degli standard di raffinazione, della documentazione commerciale e la promozione di pratiche commerciali trasparenti e sicure.

Ogni giorno i cinque membri dell’LBMA si incontrano due volte in modo da fissare il prezzo dell’oro all’interno del processo indicato come London Gold Fixing.

Piccola spiegazione sul fixing dell’oro

La prima volta nella storia che tale processo è avvenuto risale al 12 settembre 1919, quando si riunirono i cinque soci fondatori (NM Rothschild & Sons, Mocatta & Goldsmid, Samuel Montagu & Co, Pixley & Abell e Sharps & Wilkins).

Attualmente i 5 membri del London Gold Market Fixing sono Barclays Capital, Deutsche Bank, Scotiabank, HSBC, Société Générale ed anche la presidenza, che una volta era esclusivo appannaggio di Rothschild & Sons viene ora sottoposta a rotazione annuale fra i 5 partecipanti.

Il fixing ha luogo due volte al giorno alle 10,30 e alle 15,00 prendendo come base l’ora di Londra nel corso di una teleconferenza in cui il prezzo fissato viene annunciato in dollari, euro e sterline. Una volta stabilito esso viene comunicato al London Bullion Market dandogli così modo di utilizzarlo come prezzo di riferimento per i contratti ancora aperti e come benchmark per i contratti derivati sull’oro anche nelle piazze finanziarie globali.

Trading sull’oro: conviene?

L’oro può essere detenuto fisicamente, sotto forma di lingotti, monete e preziosi. Il possesso diretto implica però la sua custodia in cassette di sicurezza o in strutture protettive nelle abitazioni private, con i rischi che possono conseguirne. In tal caso è possibile guadagnare soltanto se la sua quotazione aumenta nel periodo intercorrente dall’acquisto.

Sempre di più sono però coloro che si rivolgono ai broker online per cercare di guadagnare dalla variazione del suo prezzo, sia positiva che negativa. A permettere ciò sono in particolare i CFD (Contract for Difference), ovvero strumenti finanziari che non obbligano al possesso diretto, in quanto permettono di investire su un sottostante. Chi ne sottoscrive uno con una piattaforma per il trading online deve in pratica cercare di capire se nel periodo di validità del contratto l’oro aumenterà la sua quotazione o perderà valore. Per farlo è necessario saper padroneggiare l’analisi fondamentale, ovvero riuscire a capire se i fattori di cui abbiamo già parlato, ad esempio la situazione economica e geopolitica, possono trascinare al rialzo o al ribasso il metallo prezioso.

Migliori piattaforme per fare tradig sull’oro

Quando si decide di investire i propri soldi è importante scegliere un broker sicuro e autorizzato; tra i migliori e i più importanti sul mercato ci sono: