Investimenti per giovani nel 2020: cosa conviene scegliere?

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Qual'è il miglior modo per investire del capitale per i giovani? Ecco una serie di proposte utili per iniziare ad investire, anche iniziando con poco si possono avere delle grandi soddisfazioni.

La condizione dei giovani, in Italia, è abbastanza complicata. Per coloro che hanno tra i 18 e i 35 anni la strada verso un lavoro stabile è ancora piena di ostacoli. Basti pensare che secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, relativi al mese di luglio, nel nostro Paese i giovani che non riescono a trovare occupazione sono ancora oltre la soglia del 30%.

Tra quelli che lavorano, poi, molti lo fanno con contratti a tempo determinato, con i precari che si attestano ai due terzi tra gli under 40, secondo i dati diffusi dall’Inps. Un dato in salita tra gli under 24, ove i contratti a tempo determinato hanno visto una crescita del 31% rispetto alla precedente rilevazione.

I dati ricordati fanno capire come i giovani sono anche la parte di popolazione che non ha una grande capacità finanziaria su cui fare leva nei momenti di difficoltà.

Quando si tratta di investire, possono farlo facendo leva su una disponibilità abbastanza esigua, ovvero su piccole cifre che precludono a volte la possibilità di riuscire ad avere adeguati rendimenti.

Non sempre però è così e anche investendo piccole cifre si può avere una buona remunerazione di ritorno.

Va peraltro considerato come sia importante iniziare ad investire il prima possibile, in modo da rendere più solida la propria posizione finanziaria e provare a rendersi indipendenti dalla famiglia. Lo si può fare anche investendo piccole somme. Vediamo come.

Risparmiare per investire

Iniziare a risparmiare in modo da avere più soldi da investire

Naturalmente, per poter investire occorre iniziare dal risparmio, ovvero accantonando almeno una parte dei soldi guadagnati lavorando. Se molto spesso sono le famiglie, in particolare i genitori o i nonni, ad offrirsi per aiutare i giovani, sarebbe molto meglio considerarle alla stregua di un ammortizzatore sociale, da utilizzare soltanto nei momenti del reale bisogno.

In effetti quella di risparmiare è una tendenza che si va sempre più affermando tra Millennials e Generazione Z, come segnalato dagli studi condotti. Sono proprio gli analisti a ricordare come il primo conto corrente venga aperto mediamente a 18 anni e come già dai 7 anni i genitori decidano di attivare per i figli il primo prodotto di accumulo.

I giovani risparmiano inoltre più del resto della popolazione e decidono di restare legati alla prima banca più a lungo, decidendo di cambiarla solitamente quando provvedono all’acquisto della prima casa, ovvero quando si rendono conto che alcuni istituti sono più convenienti di altri. Una buona base di partenza per poter accantonare soldi da investire con oculatezza.

Il miglior investimento? Quello sulla propria persona

Una volta che si sia in possesso di piccole cifre da poter investire, occorre iniziare a capire quali possano essere gli strumenti migliori per far fruttare i propri soldi. A tal proposito occorre ricordare come siano sempre di più coloro i quali indicano nell’investimento sulla propria persona il migliore possibile.

Per investimento sulla propria persona si indica in particolare la formazione, ormai diventata il vero e proprio grimaldello per affermarsi in un mondo globalizzato e sempre più portato alla competizione. Per poter competere con gli altri e avere una buona possibilità di prevalere, occorre dotarsi di un bagaglio di competenze non solo estese, ma che spesso mancano ai concorrenti.

Inglese

Il primo strumento di questo genere è considerato l’inglese, lingua sempre più importante per chi sia alla ricerca di un posto di lavoro trattandosi di quella base in settori chiave come il business, Internet o l’ambito scientifico.

Sono oltre 400 milioni le persone disseminate in ogni angolo del globo che lo parlano e spesso ne fanno la chiave di volta per il successo professionale. Una constatazione tale da spingere sempre di più le famiglie italiane ad investire sul futuro dei propri figli iscrivendoli ad un corso di inglese.

Informatica

Anche l’informatica, però, rappresenta un settore ormai fondamentale. Basta in effetti dare una rapida occhiata agli annunci di lavoro online per notare il grande aumento di più che lo riguardano.

Sono decine di migliaia i posti creati ogni anno in Italia nell’ICT, in quanto nel nostro Paese scarseggiano esperti del settore.

Non solo posti da programmatore, ma anche sviluppatori e grafici, la cui grande richiesta da parte delle aziende ha spinto molte società specializzate a proporre corsi di questo genere.

Inglese e informatica rappresentano soltanto la classica punta dell’iceberg e testimoniano la grande importanza che può avere nel proprio futuro un investimento in formazione. Non tenerlo in considerazione può rivelarsi un grave errore.

Gli investimenti finanziari a elevato rischio: il trading online

I giovani che entrano nell’ottica di investire piccole somme, possono anche provare a farlo nel campo finanziario. In effetti non sono necessarie grandi disponibilità di denaro per puntare sul trading di azioni, materie prime o altri asset di questo genere, soprattutto da quando si è affermato l’investimento online.

Attualmente sono molte le piattaforme che permettono di aprire un account con cifre che possono essere addirittura limitate a poche decine di euro. Naturalmente stiamo parlando di investimenti ad elevato tasso di rischio, come testimoniato dalle statistiche, secondo le quali la gran parte dei trader perde presto i propri soldi e decide di uscire dal mercato, se non conosce bene il settore.

Solitamente, però, si tratta di persone che prendono il trading online alla stregua di un gioco e non capiscono che la volatilità dei mercati finanziari non dipende dal caso, ma obbedisce spesso a logiche inesorabili.

Se si vuole guadagnare, o comunque cercare di farlo, occorre ottimizzare il proprio investimento, ovvero stendere una vera e propria rete di salvataggio intorno ai propri soldi.

Il modo migliore per farlo è acquisire competenze economiche di alto livello, quelle che compongono l’analisi fondamentale. Bisogna cioè cercare di capire se un’azione sia troppo o sottostimata, se una determinata materia prima possa vedere aumentare la sua quotazione nell’immediato futuro, se una crisi geopolitica possa andare ad incidere sui prezzi del petrolio, dell’oro o di altre materie prime e beni rifugio.

Un lavoro buono e costante e da prendere come una vera e propria professione, il quale può però diventare una vera e propria professione.

Bitcoin e criptovalute: alto rischio, ma possibilità di grandi guadagni

Per chi poi ritiene giusto correre rischi, anche elevati, una possibile soluzione può essere rappresentata dalle criptovalute, ovvero le divise virtuali che fanno leva sulla crittografia al fine di assicurare transazioni sicure online.

Se la più famosa in assoluto è il Bitcoin, ve ne sono attualmente sul mercato svariate migliaia, la stragrande maggioranza delle quali conosciute solo da cerchie ristrette di addetti ai lavori. Possono essere acquistate presso gli exchange, piattaforme online preposte al cambio con valute fiat e conservate in un portafogli digitale, il wallet, uno tra i più famosi e sicuri è CoinBase (sito ufficialie qui, dove si ha anche un bonus di 10$ in BTC GRATIS).

La loro detenzione comporta alcune problematiche di non poco conto, a partire dalla difficoltà tecnica di installare il wallet sul proprio computer o dispositivo mobile. Esiste poi la possibilità che si lasci la porta aperta agli attacchi dei pirati informatici, gli ormai famigerati hacker, tesi proprio a sottrarre il tesoretto custodito nel portafogli digitale.

Inoltre chi decide di optare per l’acquisto diretto di BTC e Altcoin deve sapersi muovere sul mercato, ovvero capire quando è il momento di prendere posizione, in pratica quando la quotazione dell’asset digitale prescelto non sia troppo elevata e prometta di salire nel futuro. Chi sa destreggiarsi tra le insidie proposte dal mercato, però, può contare su guadagni di grande rilievo, proprio per effetto dell’eccezionale volatilità del mercato.

Strumenti finanziari a basso rischio: obbligazioni e conti deposito

Se il trading online è una attività a forte rischio, e ad elevata remunerazione, ci sono anche strumenti finanziari in cui i pericoli sono del tutto relativi. E’ il caso delle obbligazioni, note anche con il nome di bond, emesse da società private ed enti pubblici per sovvenzionarsi senza passare attraverso il sistema bancario.

Le obbligazioni delle aziende hanno solitamente rendimenti più elevati di quelle statali, che possono fornire maggiori rassicurazioni in ordine al pericolo di default. Basti pensare che i titoli tedeschi a 30 anni sono stati collocati di recente a tasso negativo, rappresentando comunque un caso limite.

In pratica chi sottoscrive queste obbligazioni riceve alla scadenza una sorta di premio che dipende appunto dal tasso di interesse accettato all’atto del collocamento sul mercato, il quale va a rappresentare il vero e proprio guadagno.

Altro strumento finanziario che comporta scarsi rischi è poi rappresentato dal conto deposito.

Si tratta di conti correnti bancari congegnati alla stregua di un puro strumento di risparmio, ovvero offrendo un tasso di interesse non molto elevato, ma comunque in grado di attestarsi sopra il tasso di inflazione impedendo che il denaro immobilizzato perda valore.

Va sottolineato che il denaro investito può anche essere smobilizzato all’occorrenza, pagando cioè una penale e che in cambio di tassi di interesse più elevati di quelli riservati ai conti correnti normali le banche che li propongono offrono una operatività estremamente ridotta.

Va anche puntualizzato che se qualche anno fa i rendimenti erano abbastanza interessanti, oggi le banche possono procurarsi denaro a costo zero con il Quantitative Easing della BCE e non sono quindi più molto interessate a offrire rendimenti degni di nota.

Per un giovane che vuole iniziare a mettere da parte soldi per il suo futuro e magari guadagnare qualcosa, possono comunque rappresentare un elemento di stabilità anche psicologica.

Investimenti per garantire il proprio futuro: i fondi pensione

Per i giovani più previdenti, quelli che già hanno iniziato a pensare non solo al futuro, ma anche a quando saranno anziani e intendono potersi garantire serenità nella fase inoltrata della propria vita, c’è poi un altro tipo di investimento che può rivelarsi estremamente prezioso.

Si tratta dei fondi pensione, ovvero quelli che sono chiamati a fare da seconda gamba del sistema previdenziale, quello privato, affiancando in tale veste il settore pubblico. Perché stanno assumendo un’importanza sempre maggiore?

La spiegazione consiste in una lunga serie di rapporti elaborati nel corso degli anni per cercare di capire la sostenibilità del modello pensionistico italiano. Tutti, o quasi, sono concordi nell’affermare come se attualmente esso è sostenibile, potrebbe non esserlo più in futuro.

C’è poi un altro dato da prendere in considerazione, quello legato agli importi delle pensioni future, che saranno più magri rispetto a quanto si era immaginato nel 1995, anno in cui fu introdotto il metodo contributivo al posto di quello retributivo. A portare verso questa situazione è il concatenarsi di alcuni fattori, ovvero una crescita sempre più stentata dell’economia e i livelli sempre troppo elevati degli indici di disoccupazione, che in un regime di tipo contributivo portano come corollario importi pensionistici più bassi rispetto alle previsioni fatte in passato. Più bassi di quanto? Tra il 25 e il 40%, a seconda del momento in cui si entra al lavoro.

Per evitare pensioni da fame occorre quindi ricorrere ai fondi pensione. Si tratta delle casse autorizzate alla raccolta degli importi di denaro destinati autonomamente dal lavoratore nel corso degli anni di servizio sino al conseguimento della pensione, al fine di investirli in maniera sicura e, con il ricavato provvedere al pagamento di quelle integrative. Una scelta che potrebbe rivelarsi effettivamente saggia, considerato come di recente l’OCSE abbia affermato la difficile sostenibilità del sistema pensionistico nel 2050.

Investimenti per un futuro più sereno: i PAC (Piano di Accumulo del Capitale)

Infine, tra gli investimenti che un giovane può fare per dare solide basi al suo futuro ci sono i Piani di Accumulo di Capitale, comunemente definiti anche con l’acronimo PAC, attraverso i quali è possibile sottoscrivere alcuni strumenti finanziari, come i fondi di investimento e gli ETF (Exchange Traded Fund) o, più in generale, tutti gli organismi di investimento collettivo del risparmio.

Al risparmiatore viene proposta la possibilità di poter operare il suo investimento per mezzo di versamenti periodici di capitale, di entità non troppo elevata, ad esempio 50 euro al mese.

Il meccanismo dei PAC prevede infatti il versamento di somme costanti predefinite a livello contrattuale da parte dell’investitore, a scadenze regolari e per un periodo di durata predeterminata, al fine di acquistare (o sottoscrivere ove si tratti di un fondo) una quantità di strumenti la quale sarà quindi diversa ad ogni scadenza. In tale modo il capitale investito dal risparmiatore, in termini complessivi, cresce in maniera graduale nel corso del tempo, anche grazie all’aggiunta delle cedole o degli interessi. Quando il piano sarà arrivato a scadenza il valore di carico di ogni quota nel portafoglio dell’investitore sarà pari alla cifra investita in totale divisa per il numero di quote in cui si è investito.

Anche in questo caso, prima di sottoscrivere i Piani di Accumulo del Capitale, sarebbe il caso di analizzarne pregi e difetti.

Tra i primi ne vanno indicati soprattutto due:

  1. i PAC possono vantare notevole flessibilità e offrono la possibilità di predeterminare la cifra da versare. Proprio per questo sono considerati strumenti ideali per risparmiatori che non dispongono di grandi cifre da investire, ma possono invece fare conto su entrate stabili e sicure;
  2. garantiscono il vantaggio di eliminare la componente stagionale dell’investimento sui mercati e ridurre decisamente il rischio legato a una tempistica errata, tipico degli investimenti in una sola soluzione, legato alla presa di posizione in un momento poco adatto.

Tra i difetti il più notevole consiste nel fatto che dopo un certo periodo di tempo l’acquisto delle nuove quote del fondo inizia ad incidere poco sulla media del prezzo. Ne consegue che nel caso in cui lo strumento in cui si investe dovesse attraversare una fase decisamente ribassista quando il controvalore dello strumento inizia ad essere rilevante la perdita dell’investimento potrebbe assumere proporzioni importanti.

Conclusioni: iniziare ad investire nel 2020

Per un giovane è importante iniziare ad investire il prima possibile, magari piccole somme.

In tal modo può prendere confidenza coi mercati finanziari e la gestione del proprio risparmio, facendosi un’idea dello strumento più adatto per costruire il proprio futuro. Può cioè scegliere tra strumenti che implicano un certo rischio, che comunque sarà limitato alle piccole somme disponibili, e altri che possono invece permettergli di iniziare ad accumulare per gli anni a venire.

Molto dipende naturalmente anche dal suo profilo di rischio: se non si ha alcun timore di perdere il proprio limitato capitale, si può optare per il trading online o l’acquisto di Bitcoin, se invece si ritiene sia il caso di non rischiare e che sia preferibile costruire un futuro più stabile giorno dopo giorno, si può indirizzare la propria scelta su un fondo pensione oppure su un Piano di Accumulo Capitale.

Una scelta che magari dovrebbe tenere nel debito conto la propria situazione lavorativa e le prospettive in tal senso, anche alla luce della situazione economica abbastanza particolare che stiamo vivendo, in cui le sicurezze di un tempo sembrano essere improvvisamente svanite.