Conto Deposito

Ti stai chiedendo quale è il miglior conto deposito 2024? Temi di non riuscire a trovare il miglior investimento sicuro bancario per i tuoi soldi?

Continua a leggere questo articolo per scoprire tutto quello che devi sapere su questa particolare forma di investimento / risparmio, e capire quali sono i migliori e più sicuri conti deposito.

Conto di deposito: cos’è

Se hai una piccola o media somma da investire e se non vuoi correre rischi sul mercato azionario o in obbligazioni poco sicure, il conto deposito potrebbe essere il prodotto finanziario che fa al caso tuo.

Si tratta a tutti gli effetti di un investimento a bassissimo rischio (anche se più concretamente dovrebbe essere definito “a rischio nullo”) che ti permette non solo di avere una rendita sul tuo capitale, ma anche di salvaguardare i tuoi risparmi. Per sua stessa natura, infatti, il conto deposito viene considerato un misto, un ibrido fra un investimento e un conto corrente.

I migliori conti deposito 2024

Conto Deposito Widiba [ Tassi Remunerazione Alti ]

Il conto deposito Widiba (vai al sito ufficiale) è una soluzione molto interessante perché ha tra i tassi tra i più alti di mercato.

La linea vincolata garantisce remunerazioni fino al 1,50% lordo per depositi di qualunque cifra e con vincoli fino a 6 mesi.

Leggi la recensione e le opinioni sul conto deposito di Widiba, oppure vai direttamente al sito ufficiale.

Conto Deposito FCA Bank

Il conto deposito di FCA Bank è un conto interessante soprattutto per chi finanzia l’acquisto di un’auto Fiat proprio con FCA Bank.

In questo caso, infatti, si può contare su una remunerazione del 2% per vincoli di 24 mesi.

La cosa interessante di questo conto è che lascia liberi di svincolare i soldi in qualunque momento: in questo caso si viene remunerati dell’1% calcolato dalla data di ultima remunerazione degli interessi.

Si tratta di un conto deposito zero spese.

Conto Deposito Santander (vincolato e libero)

Santander offre ai propri clienti due differenti soluzioni di conto di deposito, una  di tipo vincolato l’altra di tipo non vincolato.

Io Scelgo

Il conto di deposito Io Scelgo è del primo tipo e permette di vincolare qualsiasi tipo di somma in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi. Gli interessi sono dell’1,5, dell’1,6 o dell’1,8% a seconda del tempo per cui vincoliamo il denaro versato (12, 24 o 48 mesi); vengono calcolati giornalmente e regolati su base trimestrale. Nonostante si tratti di un conto vincolato, si può ritirare il denaro in qualsiasi momento potendo comunque ottenere gli interessi maturati.

Il conto corrente che alimenterà questo conto di deposito potrà essere aperto in Santander o in qualsiasi altro istituto di credito e, se lo si preferisce, il denaro può essere versato anche a mezzo bonifico (e anche dall’estero).

Abbiamo provato a fare una simulazione con questo prodotto abbastanza flessibile e conveniente, ipotizzando di versare sul conto di deposito 10.000€ e di questi vincolarne 5.000€ er 36 mesi. Ad un tasso dell’1,8%. Allo scadere dei tre anni il nostro ammontare sarà pari a 10.255,30€, ma se decidessimo di vincolare tutti i 10.000€ salirebbe fino a 10.399,60€.

Io Posso

A differenza di Io Scelgo, Io Posso è completamente esente da vincoli, può essere attivato online senza doversi recare presso una filiale Santander, e può essere gestito in piena autonomia da un massimo di tre cointestatari.

Anche in questo caso non ci sono vincoli né commissioni di gestione, sebbene gli interessi siano leggermente più bassi rispetto alla soluzione vincolata che Santander propone. Scegliendo Io Posso, infatti, avremo l’1,15% di interesse annuo, ma rimarrà immutato indipendentemente dal tempo che terremo il conto aperto. Una grande comodità di questo prodotto sta proprio nei diversi scaglioni temporali da poter scegliere: il minimo è di 6 mesi, per salire a 12, 18, 24, 30 e infine 36.

Effettuiamo dunque la stessa simulazione che abbiamo fatto per Io Scelgo, ovvero depositiamo 10.000€ e supponiamo di volerli ritirare dopo 36 mesi: alla scadenza del terzo anno – in piena libertà e senza vincoli – il nostro netto sarà pari a 10.255,30€.

Conto Green di Banca Cividale (vincolato)

Molto interessante è la proposta Conto Green di Banca Cividale, una realtà che oltre a fare gli interessi dei propri clienti ha un occhio di riguardo per l’ambiente. La promessa dell’istituto, infatti, è quella di investire tutti gli introiti provenienti da questo conto in iniziative che favoriscono la sostenibilità ambientale. Se sei un amante del green, questa potrebbe davvero essere l’offerta adatta a te.

E potrebbe esserlo anche se sei un amante degli alti tassi di interesse, poiché nel campo dei conti vincolati Conto Green ha davvero pochi rivali. Banca Cividale propone infatti un interesse di ben il 2,4% per importi compresi fa un minimo di 5.000 e un massimo di 100.000€. Il conto può essere gestito anche da tre cointestatari ed è estinguibile da dopo un minimo di 6 fino a un massimo di 60 mesi.

Investendo 10.000€, dopo tre anni ne avremo maturati ben 444 di interessi.

Anche in questo caso gli interessi maturano ogni tre mesi (oppure ogni 6, a seconda della durata del vincolo) e non è prevista alcuna spesa né per le pratiche di apertura né per quelle di gestione del conto.

ContosuIBL di IBL Banca (libero)

Sul versante conti di deposito liberi, una buona alternativa alla proposta di Santander è questo ContosuIBL di IBL Banca. Si tratta di un conto di deposito senza vincoli che promette un tasso lordo dell’1% su base annuale.

ContosuIBL fa un po’ la summa delle migliori caratteristiche degli altri conti di deposito descritti fin ora (a fronte, va detto, di un tasso di interesse leggermente inferiore alla media) in quanto:

  • Può essere aperto online, comodamente da casa;
  • È a zero spese di apertura e gestione;
  • Pur essendo libero, dà la possibilità di vincolare il denaro per un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 60.

Anche in questo caso abbiamo finto di investire 10.000€ per 36 mesi, e gli interessi netti calcolati alla fine di questo periodo risultano pari a 222€. Non tantissimo, soprattutto se paragonati ai 444 di Conto Green e ai 255 di Io Posso, ma come dicevamo prima si tratta di un prodotto agile e snello, user friendly e che quindi deve sacrificare un minimo di remuneratività per venire in contro alle esigenze di ogni cliente.

Prima di concludere, una precisazione. Tutti i conti sopracitati vengono proposti come “a zero spese”. Questo è vero limitatamente alle accise che l’istituto di credito potrebbe (o non potrebbe) decidere di applicare sulle pratiche di apertura, gestione, chiusura conto, oppure di canone mensile. Queste sono effettivamente pari a zero in tutti i casi qui riportati, ma si tenga presente che per l’apertura di un conto di deposito è obbligatorio, per legge pagare la tassa di bollo, che generalmente si aggira attorno ai 60€.

Ogni istituto di credito ha facoltà, ma non l’obbligo, di farsi carico della tassa di bollo, e infatti se deciderai di aprire uno dei quattro conti descritti in questo articolo dovrai pagarla. Si tratta tuttavia di un pagamento una tantum, che dovrai sostenere all’atto della firma del contratto e che è necessario da un punto di vista legale all’apertura del conto.

Differenze fra conto di deposito e conto corrente

Quali sono quindi le maggiori differenze fra un conto corrente tradizionale e un conto deposito?

In linea di massima, potremmo dire che un conto deposito è un tipo di conto corrente, ma non che un conto corrente sia un tipo di conto deposito. Il conto corrente infatti ha come funzione principale quella di garantire al risparmiatore la possibilità di mettere da parte il suo denaro, e in cambio offre servizi aggiuntivi come quello della carta di credito, del libretto degli assegni, o di poter richiedere piccoli prestiti collegati a quello specifico conto finanziario.

Generalmente, aprire un conto corrente presso una banca vuol dire anche maturare degli interessi, ma questi sono fra i più bassi in circolazione se paragonati a quelli di altri prodotti finanziari, e soprattutto difficilmente saranno superiori alle spese di gestione del conto.

Il conto deposito, come si diceva all’inizio, oltre al fattore “risparmio” contempla anche quello “investimento”. Tradotto in termini pratici, vorrà dire che con un conto deposito non potremo usufruire degli “optional” propri di un conto corrente, e le uniche operazioni che possiamo fare sono versare e ritirare denaro. L’altra faccia della medaglia sono proprio gli interessi: decisamente maggiori e più appetibili rispetto a quelli di un comune conto corrente.

Il conto di deposito, infine, per essere aperto deve necessariamente avere un conto corrente di appoggio, da e verso il quale può essere trasferito il denaro.

Per riassumere: se hai bisogno di un conto che ti garantisca interessi elevati e non hai esigenza di tutti quegli extra che il conto corrente promette, allora il conto di deposito è la soluzione perfetta per te.

Conto di deposito: come scegliere il migliore in base alle tipologie

Capire quale conto deposito più si confà alle tue esigenze potrebbe essere un’attività meno complicata di quello che potrebbe sembrare, anche se non hai mai sentito parlare di questo prodotto.

Nonostante la notevole quantità di offerta prevista dalle banche italiane, di conti deposito ne esistono prima di tutto due grandi tipi: i conti di deposito vincolati e i conti di deposito non vincolati.

Conto deposito vincolato

Il conto di deposito vincolato prende la sua caratteristica principale dal nome stesso: scegliendo questo prodotto, il risparmiatore non potrà ritirare la somma versata prima di una determinata data; in quel momento però sarà libero di riottenere il denaro investito al quale si andranno ad aggiungere gli interessi maturati.

Conto deposito non vincolato

Viceversa, il conto di deposito non vincolato garantisce maggiore libertà al correntista, che può prelevare e versare denaro in qualsiasi momento. Chiaramente se si sceglie questa opzione sarà necessario anche fare i conti col fatto che gli interessi saranno inferiori rispetto a quelli di un conto vincolato, e che si rischia di non maturarne alcuno qualora si ritiri l’intera somma di denaro prima di un lasso minimo di tempo.

Conto di deposito: rischi e vantaggi

Come si diceva all’inizio, il conto di deposito è uno strumento a bassissimo rischio, infatti gli unici pericoli a cui il correntista potrebbe andare in contro non dipendono dalla solidità del prodotto in sé, ma dall’azione di agenti esterni.

Il rischio più grande che si possa correre, quindi, è quello che la banca non sia in grado di adempiere agli obblighi contrattuali, ovvero di restituire i soldi investiti. Certo, è vero che non si può mai dire mai, ma anche casi recenti e abbastanza clamorosi avvenuti in Italia dimostrano come sia altamente improbabile che lo Stato permetta ad un istituto di credito (soprattutto se affiliato a una grande catena) di fallire.

Gli istituti di credito italiani, per giunta, sono obbligati per leggere ad essere iscritti al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, una specie di garanzia che permette al risparmiatore di recuperare fino a 100.000€ su ogni eventuale deposito. Obbligo a cui non devono sottostare gli istituti esteri operanti in Italia, quindi se decidi di aprire un conto di deposito il suggerimento è quello di affidarti a una banca nostrana. Favorirai l’economia made in Italy e sarai maggiormente tutelato.

Altro fattore di rischio (anche questo molto poco probabile, invero) sta nella variazione unilaterale delle condizioni economiche del contratto. In questo caso la normativa vigente obbliga la banca ad avvertirti per tempo, e avrai fino a 60 giorni di tempo per decidere se continuare ad usufruire del servizio o se recedere dal contratto senza pagare alcuna penale. Se la banca non dovesse avvertirti e cambiare le condizioni contrattuali, commetterebbe un illecito riguardo il quale potrai rifarti percorrendo tutte le vie legali del caso.

Un così basso tasso di rischio fa poi il palio con l’enorme vantaggio di vedere maturare un interesse senza fare praticamente nulla. L’importante è lasciare l’intera somma (o quella minima prevista dal contratto) in giacenza e attendere che l’investimento dia i suoi frutti.

Aprire un conto di deposito: la guida passo passo

Aprire un conto di deposito è davvero molto semplice, e le pratiche da seguire non sono molto dissimili a quelle necessarie per aprire un conto corrente. A tal proposito, prima di procedere è necessario ricordare che condizione fondamentale e preliminare affinché si possa aprire un conto di deposito, è quella di avere già un conto corrente, poiché questo sarà l’unico strumento ammesso per trasferire soldi da e verso il conto di deposito.

Chiarito questo punto, se disponi già di un conto corrente la prima cosa da fare è condurre una ricerca sul web per trovare i migliori conti di deposito (nel paragrafo successivo anche noi te ne proporremo alcuni), avendo cura di leggere attentamente i prospetti informativi di tutti i candidati che considererai più papabili.

Una volta scelto quello che preferisci, recati nell’istituto di riferimento che ti farà firmare il contratto di apertura conto, e ricorda di portare con te almeno:

  • Documento di riconoscimento in corso di validità (carta di identità o patente);
  • Copia della tessera sanitaria, riportante il codice fiscale

I documenti dovranno essere esibiti da tutti gli intestatari e cointestatari del conto.

Al momento della compilazione dei moduli, dovrai fornire anche un IBAN e/o il numero del conto corrente che sarà necessario per fare tutte le operazioni di deposito e prelievo dal conto di deposito. Con buona probabilità, la banca eseguirà un bonifico di prova per verificare che il conto da te fornito non sia soggetto a restrizioni di alcun tipo, e a questo punto le procedure dovrebbero essere terminate.

Per aprire un conto di deposito è necessario essere maggiorenni, sebbene per alcuni prodotti sia possibile che un minore di età risulti come co-intestatario del conto e che l’altro co-intestatario – maggiorenne – ricopra anche il ruolo di garante. Ai cittadini non italiani non è preclusa la possibilità di aprire il proprio conto di deposito, sebbene con buona probabilità verrà richiesto di presentare insieme alla documentazione di cui sopra anche un certificato di residenza o altra documentazione che attesti la regolare permanenza sul suolo italiano.

Investire in un conto deposito conviene?

A conclusione vogliamo fare una semplice considerazione sull’idea di aprire un conto di deposito:

  • se l’obiettivo è investire per guadagnare denaro, allora con il conto deposito andrete poco lontano. La remunerazione media del 2024 è molto bassa (meno del 1% all’anno), per cui guadagnerete davvero poco. Meglio leggere i migliori investimenti del 2024;
  • se l’obiettivo è risparmiare e, al tempo stesso, guadagnare un poco, allora i conti deposito sono una buona soluzione. In questo caso avrete la sicurezza di lasciare i soldi in banca e guadagnare alcune decine di euro al mese (dipende ovviamente dall’importo che depositate).

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