Quanto costa cambiare banca

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Sempre più clienti sono in cerca di prodotti bancari vantaggiosi, non sempre disponibili nel proprio istituto. Quanto costa, allora, costa cambiare banca? Quando e come conviene farlo? Scopriamolo in questa guida.

Costi per cambiare banca
Costi per cambiare banca

La vasta gamma di prodotti finanziari presenti oggi sul mercato ha prodotto fra i risultati più eclatanti quello di una sempre più elevata propensione degli italiani a cambiare banca. Sono ben noti i passi fondamentali da seguire nel caso in cui si voglia passare da un istituto di credito a un altro. Occorre inoltre valutare le ragioni che spingono un correntista ad attraccare ad altri porti, che possono essere di tipo soggettivo (quindi collegate al fattore banca) o soggettivo (inerenti agli interessi peculiari del cliente). Sappiamo dunque che la pratica oggi gode di una certa libertà di manovra, ma alla fine dei conti quanto ci tocca spendere per trasferire il nostro conto? Cerchiamo di capirlo nelle righe che seguono, in cui cercheremo di gettare luce su quanto costa cambiare banca.

Quanto costa cambiare banca nella legislazione vigente

Partiamo subito col dire che la prima legge a regolare questa procedura è del 2007. La normativa prevede che non sussistano spese di alcun tipo per chi decidere di chiudere il proprio conto corrente. Ma un vecchio detto recita “fatta la legge, si trova l’inganno”. Da allora le banche hanno saputo adattarsi anche a questa nuova situazione; il risultato è stato il netto scoraggiamento dei i clienti che volevano chiudere i propri conti correnti con tempi di sbrigo pratiche interminabili. Nei casi più gravi, alcuni istituti si sono avvalsi di cavilli contrattuali poco chiari che imponevano una sorta di clausola rescissoria.

In virtù di ciò, una nuova legge del 2015 ha disciplinato, riducendoli notevolmente, i tempi relativi alla portabilità del conto. Si è inoltre specificato  che al correntista non spetta pagare alcuna penale o spesa aggiuntiva nel momento in cui decide di trasferire i suoi fondi da un istituto ad un altro. Per rispondere alla nostra domanda iniziale, quanto costa cambiare banca, la risposta è, di conseguenza, zero.

I diritti della banca e del correntista

Per l’istituto che volontariamente o involontariamente diluisce in maniera eccessiva i tempi della portabilità, la pena è salata. Si parte da 5.000€ se la banca non permette il passaggio di conto corrente entro 12 giorni, e può arrivare anche a 65.000€ a seconda del numero di giorni aggiuntivi di ritardo. Inoltre, la banca è obbligata a rimborsare il correntista uscente di tutti i canoni obbligatori già pagati. Se, ad esempio, il tuo conto costa 30€ l’anno e tu sei obbligato a pagarli in anticipo a gennaio, nel caso in cui dovessi chiuderlo ai primi di luglio avresti il diritto di vederti rimborsati 15€.

Il cliente è tenuto a pagare un corrispettivo alla banca in due soli casi. Il primo si verifica quando il consumatore non abbia lasciato sul vecchio conto una giacenza tale da coprire il pagamento delle spese fatte con carta di credito e non ancora addebitate. Il secondo quando egli ha emesso assegni che ancora devono essere riscossi. È importante quindi di avere abbastanza fondi per coprire le somme relative a carte e assegni, altrimenti la chiusura del conto non potrà essere effettuata.

Scegliere un conto corrente a zero spese

Tuttavia, se il costo per cambiare banca non sussiste, potresti affrontarne qualcuna per aprire quello nuovo. Anche in questo caso però esiste una soluzione, e si realizza nel grande numero di conti correnti gratuiti fra i quali poter scegliere.

Molte banche, soprattutto quelle online, prevedono fra la loro offerta di pacchetti anche particolari soluzioni a costo zero, che variano fra loro prevalentemente per quel che riguarda i servizi extra. In linea di massima, tuttavia, un conto è a zero spese se non prevede costi di apertura, canoni annuali, commissioni di ritiro e prelievo, spese sui bonifici in area SEPA e canoni sulla gestione delle carte.

Fra i più gettonati, citiamo sicuramente il Conto Corrente Digital di CheBanca!, Conto Arancio di ING Direct, Conto Fineco e Conto Corrente Widiba.

L’opzione dei conti online

Dicevamo sopra che molte banche online permettono di scegliere un conto corrente completamente gratuito. Quello dei conti online è un fattore da non sottovalutare se si vuole capire a fondo quanto costa cambiare banca. Questi tipi di istituti creditizi, non dovendo avere a che fare con spese relative alla gestione delle sedi fisiche, hanno buon gioco a proporre pacchetti a costi vantaggiosi, generalmente pari a zero.

Inoltre, disponendo di un minimo di dimestichezza tecnologica, con uno smartphone e l’app giusta potrai svolgere praticamente tutte le operazioni in home banking. Anche l’opzione dei conti online va pertanto tenuta in considerazione; evitare di girare – magari inutilmente – per decine di istituti può costituire un risparmio ragguardevole in termini di tempo e denaro, e quindi incidere direttamente sui costi del cambio banca.

Quanto costa cambiare banca: le conclusioni

Riassumendo, per avere una vaga idea di quanto possa costare cambiare banca, vanno tenute in conto tre variabili, che sintetizziamo di seguito:

  1. La gratuità, stabilita dalla legge, di poter chiudere in qualsiasi momento un conto corrente in tempi inferiori alle due settimane;
  2. La possibilità concessa da alcuni istituti di credito di aprire un conto a zero spese. In questo modo, oltre ai costi di chiusura, non dovrai affrontare neanche quelli relativi all’apertura di un nuovo conto;
  3. La vasta offerta di conti correnti online. Come abbiamo visto, questa opzione tende a ridurre al minimo gli spostamenti fisici del cliente. Di conseguenza, si ottiene un abbassamento generale di tutte le spese riconducibili alla gestione finanziaria.

Naturalmente, occhio ai rischi del cambio banca di cui abbiamo parlato qui!